Cistinuria
E’ una rara causa di calcolosi renale di origine
genetica.
La calcolosi renale è un disturbo frequente ed è
causata da un eccesso di sali nelle urine che precipitano, proprio come succede
quando si butta troppo sale nell’acqua della pasta.
La cistinuria è una calcolosi, ma rara ed ereditaria,
dove la sostanza che precipita nelle urine è la cistina, un aminoacido (cioè un
mattone che compone le proteine) che normalmente viene recuperato dalle urine e
torna nel sangue. I pazienti affetti da cistinuria non posseggono nel tubulo
prossimale del rene un trasportatore della cistina, una specie di vagoncino che
veicola questo aminoacido, e dunque questa si accumula nelle urine e precipita
formando cristalli e calcoli.
Colpisce con una frequenza di 1 su 7.000 nati e i
maschi hanno manifestazioni più severe delle femmine.
http://www.ospedaleniguarda.it/content/news/CISTINURIA-br-una-rara-causa-di-calcolosi-renale.html
Esiste. Anzi ESISTEVA un farmaco per questa rara
malattia genetica.: la
Tiopronina (Thiola)
Questo farmaco era prima venduto ampiamente come
“epatoprotettore” o “detossificante”.
Dopo scandalo Lorenzo-Poggiolini le cui conseguenza
hanno fatto sì che molti farmaci inutili
(tra cui la maggior parte di epatoprottettori, incluso Thiola) non fossero
più pagati dal SSN, visto che serviva solo a “pochi” la ditta ne ha sospeso immediatamente la produzione, che è
stata mantenuta a scopo caritatevole per alcuni anni dalla Cooperativa Farmaceutica S.c.a.r.l. di Milano
Ora anche questa produzione è stata dismessa
"Un gruppo di malati di Cistinuria, rara malattia
ereditaria, chiedono aiuto per il reperimento dell’unico farmaco in grado
alleviare i sintomi, che attualmente deve essere acquistato all’estero pur
essendo totalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale. La cistinuria è
causata dalla mutazione del DNA di geni adibiti alla sintesi di proteine
necessarie al riassorbimento degli aminoacidi dibasici. A trasmissione
autosomica recessiva, è caratterizzata dal riassorbimento difettoso degli aminoacidi
cistina, ornitina, lisina ed arginina a livello dei tubuli renali e, in misura
minore, delle cellule intestinali. Ciò comporta una litiasi recidivante
(comunemente chiamata calcolosi) responsabile di coliche nefretiche, disuria,
ematuria, ritenzione acuta di urina o infezioni urinarie. La cistinuria
colpisce circa una persona su 15.000/20.000, sia in età pediatrica che in età
adulta.
Non esiste una terapia risolutiva, molto spesso è
necessario ricorrere alla litotrissia extracorporea e alla chirurgia. La
formazione dei cristalli di cistina nelle vie urinarie e nei reni può però
essere rallentata attraverso l’assunzione di sostanze come la penicillamina
(che presenta spesso effetti collaterali anche severi) e la tiopronina,
l’alcalinizzazione delle urine a valori alti di PH e l’idroterapia.
Attualmente però in Italia la tiopronina è un farmaco
irreperibile! "
http://www.osservatoriomalattierare.it/politiche-socio-sanitarie/1535-cistinuria-il-farmaco-per-trattarla-non-e-piu-disponibile-in-italia
Domanda : a chi interessano le malattie RARE e
soprattutto perché ed chi interessa ricerca?
Per curare i malati???
Se un farmaco è già disponibile per trattare una
“malattia rara” e viene tolto dal commercio perché non produce utili, perché
investire milioni di euro per cercare terapie per altre malattie rare?