IL PROGETTO PENCO
Chi siamo
Siamo professionisti del settore
sanitario e come tali critichiamo la sperimentazione animale su basi
puramente scientifiche. Non siamo un'associazione ma un gruppo che si
è costituito spontaneamente per chiedere che il confronto sulla
sperimentazione animale tenga conto del parere di chi, come noi,
lavora in ambito scientifico.
Quando si parla di sperimentazione
animale vengono in mente due fronti contrapposti: da una parte gli
scienziati, dall'altra gli animalisti. I media hanno riproposto
questa visione assiduamente distorcendo la realtà attuale: oggi una
percentuale sempre crescente, di sicuro non più trascurabile, di
“addetti ai lavori” in ambito biomedico esprime insoddisfazione e
perplessità verso l'uso degli animali come modelli di malattie umane
o in ambito farmacologico.
A ispirare la creazione del progetto è
stata la scelta coraggiosa di Susanna Penco, biologa, ricercatrice e
malata di sclerosi multipla, che ha donato il suo corpo alla ricerca
scientifica nella speranza che il suo esempio, seguito da altre
persone, fornisse materiale biologico utile a sconfiggere la
malattia.
La nostra idea
Opporsi alla sperimentazione animale
non significa essere contrari alla scienza, ma criticarne un aspetto
obsoleto, costoso e di scarsa o nulla utilità per i malati. I fondi
che oggi vengono destinati alla sperimentazione animale vengono
sottratti alla vera scienza con grave danno ai malati.
Noi sosteniamo la ricerca scientifica
svolta con metodi rigorosi, validati, avanzati e desideriamo dare il
nostro contributo allo sviluppo di alternative in grado di fornire
quelle risposte che la sperimentazione animale non ha dato in molti
decenni e probabilmente non sarà mai in grado di dare.
Siamo convinti che i metodi sostitutivi
debbano essere il futuro per la scoperta di nuove cure, perché dallo
studio diretto dell'uomo e delle sue malattie si possono tratte
informazioni davvero utili, e non fuorvianti come quelle derivanti
dal modello animale.
Per questo avanziamo una proposta:
donare i nostri organi per la ricerca scientifica.
Il nostro progetto
Oggi esistono tecniche di studio
avanzate che consentono di analizzare approfonditamente il materiale
biologico che deriva da interventi chirurgici o da cadaveri. Per
questo proponiamo di far approvare una legge che consenta e
regolamenti questa scelta, come avviene già in altri Paesi. In
Italia adesso non esiste una norma che consenta ai cittadini di
lasciare delle disposizioni vincolanti per destinare il proprio corpo
alla ricerca scientifica.
Puntiamo a raccogliere quante più
adesioni possibili per poter compiere i primi passi sul piano
legislativo e politico. Più siamo, più riusciremo a far ascoltare
la nostra voce.
Lanciamo un appello a tutte le persone
sensibili al problema e in particolare a medici, veterinari, biologi,
farmacologi, ricercatori in ambito biomedico, avvocati e giuristi
perché si uniscano a noi e sostengano questa iniziativa.
Usate la sezione Contatti per manifestarci
il vostro interesse o il vostro appoggio e seguite il blog che verrà
aggiornato con i nostri progressi.
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